FIAMMAEVA

Title:SMERALDOLUCENTE
Subject:ITALIAN FICTION Scarica il testo


fiammaeva

SMERALDOLUCENTE



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Smeraldolucente è un prato molto bello che si trova sulla sponda di un grande fiume dal colore verde-azzurro, proprio per lo specchiarsi nelle sue acque della folta e rigogliosa erba.
Questo strano luogo è abitato da una nutrita schiera di insetti che dimorano sotto i fiori o addirittura in cima ai lunghi fili d'erba, ma è particolarmente amato dalle coccinelle che popolano numerosissime Smeraldolucente.
Noi tutti conosciamo bene com'è fatta una coccinella: è piccola, ovale e le sue ali sono rosse con dei puntini neri. Ciò che non sappiamo invece, è che tra le coccinelle di Smeraldolucente, ve ne era una che non poteva confondersi con nessun'altra: la piccola coccinella Arabella. Le ali di Arabella infatti, non avevano i colori che noi ci aspetteremmo, ma erano invece, di un bianco candido, mentre al posto dei soliti pallini neri, Arabella aveva ogni pallino di un colore diverso.
Purtroppo, la nostra piccola amica soffriva per questa sua diversità, perché veniva sempre guardata con sospetto dalle altre coccinelle che non riuscivano a capire cosa si nascondesse dietro tanta eccentricità. Molti dei suoi compagni di gioco avevano anche iniziato ad evitarla, dietro suggerimento dei genitori che non vedevano affatto di buon occhio chi cerca di mettersi in mostra così sfacciatamente.
La piccola Arabella ascoltava da dietro uno stelo di ginestra i discorsi delle sue coetanee, mentre le spuntavano due grossi lacrimoni. L'unica creatura affezionata a lei era la formichina Valentina che invece era affascinata dall'aspetto di Arabella:
"Potessi averli io tutti i tuoi colori, al posto di questo nero così triste...", diceva;
"Non sai quanto mi piacerebbe poter fare a cambio", le rispondeva Arabella sospirando.
Con l'arrivo della stagione calda e lo sbocciare dei fiori, il prato di Smeraldolucente si tinse di mille colori e questo costituiva un richiamo per molte specie di visitatori. Quell'anno, tra i nuovi arrivati vi era qualcuno che aveva destato la meraviglia e l'attenzione del popolo delle coccinelle: una splendida farfalla dalle gigantesche ali color oro e arabescate di rosso. Il suo nome era Guendalina ed il suo aspetto era talmente aggraziato che tutte le giovani coccinelle facevano a gara per fare amicizia con lei ed invitarla a giocare. Naturalmente, anche la nostra Arabella moriva dalla voglia di conoscere Guendalina:
"Forse a lei che possiede ali così iridate non dispiacerà troppo il mio aspetto", si ripeteva, cercando di farsi coraggio;
"Stupida, non sai che per le farfalle è una cosa comune avere le ali colorate?", l'apostrofava seccamente Cornelia;
"Non è lo stesso per noi coccinelle, che invece andiamo molto fiere della nostra livrea rossa e nera; possibile che tu non lo capisca?", continuava, demoralizzando sempre di più la povera Arabella che passava intere giornate lasciata in disparte, con la sua amica Valentina e lo sguardo sempre rivolto verso il gruppo delle sue simili.
Ma presto l'estate volse al termine e così anche Guendalina decise di partire.
Dopo aver salutato i suoi amici, tra lo stupore generale, si avvicinò alla piccola coccinella colorata e le disse:
"So che qui non sei molto felice e che ognuno ti scansa, pensando che il tuo aspetto sia sgradevole, ma ti assicuro che non è affatto così. Se però sei disposta a seguirmi, ti porterò in un posto meraviglioso dove al contrario il colore delle tue ali sarà molto apprezzato".
Arabella non credeva alle proprie antennine;
"Potrei portare con me la mia amica Valentina? Sai, mi è tanto affezionata e mi dispiacerebbe lasciarla da sola", chiese Arabella;
"Certamente!", le rispose Guendalina.
Così, quell'allegro terzetto s'incamminò, saltellando da un fiore all'altro, verso la sponda del fiume, che era un'impresa che nessun'altro abitante di Smeraldolucente aveva mai tentato prima.
Arrivata in prossimità dell'acqua, Guendalina chiamò a sé le due amiche e spiegò loro:
"Vedete quel grande fascio di luce bianca che forma un arco nel cielo? Quella è la nostra meta", e ciò detto fece salire su di sé Arabella e Valentina, spiegando le ali in volo verso il fascio di luce. Non appena vennero investite dall'arco luminoso, accadde un vero e proprio miracolo: la luce bianca si trasformò in tante strisce multicolori che rallegrarono il cielo azzurro, racchiudendo per intero Smeraldolucente e le nostre piccole amiche si trovarono sospese in quel nuovo, fantastico mondo. Persino Valentina aveva perso il suo colorito nerastro per adornarsi di tutti i colori che aveva sempre sognato.
"Da questo momento, se vorrai, questa sarà la tua nuova dimora", disse Guendalina, sapendo quanto ciò avrebbe reso felice Arabella, che da allora non si mosse più da lì.
Peccato che le altre coccinelle di Smeraldolucente non possano andarla a trovare e debbano accontentarsi di guardare lo stupendo arcobaleno da lontano, mordicchiandosi le zampette!


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