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FIABE SCOZZESI
Title:TAM LIN
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Subject:ENGLISH FICTION
Speaker:GUARDIGLI MICHELA
Tam Lin
C'era una volta la figlia di un nobile, che si chiamava Janet. Janet aveva un
carattere molto avventuroso, ed un giorno decise di uscire per andare ad
esplorare una foresta cupa che si trovava vicino a casa sua. Girovagò a lungo,
finché in una radura vide delle splendide rose selvatiche e pensò di coglierle
per fare un regalo a sua madre e alle sue sorelle che non amavano andare in giro
come lei. Aveva appena colto una rosa, quando venne fuori dalla terra un giovane
cavaliere, che le disse: Come osi cogliere quelle rose? Janet gli rispose:
Volevo fare un regalo a mia madre e alle mie sorelle! Allora il cavaliere
rispose: In realtà, anche se devo vegliare su questa foresta, a te regalerei
qualsiasi cosa. Janet gli chiese allora il suo nome e lui rispose: Mi chiamo Tam
Lin! Janet ebbe paura, perché sapeva che apparteneva al popolo degli elfi. Ma
Tam Lin le raccontò la sua storia.
Io sono umano come te. Tanti anni fa, ero in questi boschi con mio zio quando
fui rapito dalla Regina degli Elfi: mi sentii di colpo stanco, mi addormentai e
al mio risveglio mi trovavo nel regno degli Elfi. Da allora di giorno devo fare
la guardia a questa foresta, e di notte devo tornare nel regno, dove sono
prigioniero della Regina. Vorrei tanto che qualcuno mi aiutasse a vincere
quest'incantesimo!
Janet gli rispose: Vorrei aiutarti, c'è un modo per farlo? Tam Lin allora le
disse: Stanotte è Halloween: il popolo degli Elfi cavalca sulla Terra. Tu vai al
crocevia prima di questa foresta ed aspettami passare. Poi aggrappati a me, e
qualsiasi cosa succeda non mi lasciare!
Janet aspettò la cavalcata degli Elfi al crocevia e quando vide Tam Lin
apparire, gli si buttò addosso e lo strinse a sé. Di colpo Tam Lin diventò una
piccolissima lucertola, poi un serpente spaventoso, poi una barra di ferro
arroventato, ma niente: Janet non lo lasciava andare. Allora la Regina degli
Elfi capì che aveva perso.
Tam Lin rimase con Janet, la sposò e vissero per sempre felici e contenti,
vicini a quella foresta magica che li aveva fatti incontrare.
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