UGOLOTTI BRUNO

Title:IL PERO
Subject:ITALIAN FICTION Scarica il testo


IL PERO - Da "La sala degli specchi" di Bruno Ugolotti

Un contadino, nell'orto, aveva un pero.
Passa di lì il curato:
"Che bel pero! Peccato che fa ombra alle cipolle."
"Caspita, è proprio vero", mormora il contadino che alle cipolle ci teneva molto.
Prende l'accetta e pota il pero.
Il giorno appresso passa di lì la moglie del farmacista:
"Ma cos'avete combinato mai? Un pero così bello e che faceva le pere così buone!"
"Ho fatto proprio una coglioneria", dovette ammettere il contadino.
Zappò la terra ai piedi della pianta, l'irrigò la concimò e attese che venisse la primavera.
Il pero mise i rami, le foglie, i fiori e poi si mise a fabbricare pere. Delle tre corbe che faceva all'anno, ora ne prometteva almeno sei.
Passa di lì l'agente delle tasse:
"Ah, ah!", dice ridendo sotto i baffi. "Quest'anno vedo che vi va bene!"
"Ah sì?", pensò il contadino. "Aspetta me".
Prese le forbici da giardiniere, rizzò la scala contro l'albero, tagliò tre corbe di perine verdi e le versò nel truogolo della scrofa.
"Godi e ingrassa!", le disse. "Meglio tu che quel tanghero".
Il pero intanto, che non sapeva quello che faceva, dedicò le sue forze esorbitanti a ingrossare le pere che gli aveva lasciato il contadino, tanto che dopo qualche settimana più che pere sembravano meloni.
Ma le pere richiamavano gli uccelli, gli uccelli i cacciatori. Pim, pam, pum, i pallini fischiavano per ogni dove.
"Qui c'è poco da scegliere", si disse il contadino. "Un pero vivo ed un villano morto o un pero morto ed un villano vivo".
Prese la scure e tagliò il pero alla radice.

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