FEDRO

Title:RANE CHIEDONO UN RE (LE)
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Subject:LATIN EPIC POETRY & FICTION Scarica il testo


FEDRO



Le rane chiedono un re





Quando Atene fioriva per le giuste leggi
la libertà eccessiva sconvolse la cittadinanza
e la licenza infranse l'antico freno.
Allora, cospirati i gruppi delle fazioni politiche,
il tiranno Pisistrato occupa l'acropoli.
Poiché gli abitanti dell'Attica si lamentavano della triste servitù
(non poiché quella era crudele, ma poiché ogni peso
è grave per coloro che non sono abituati ) e avevano iniziato
a interrogarsi, Esopo allora raccontò tale favola:
"Le rane che vagavano libere nelle paludi
chiesero a Giove con grande clamore un re,
che tenesse a freno i costumi dissoluti con la forza.
Il padre degli dei rise e mandò a quelle
un piccolo travicello, che mandato con improvviso
movimento e rumore nell'acqua atterrì la pavida stirpe.
Questo giacendo immerso nel limo da alquanto tempo,
per caso una (rana) silenziosamente sporge il capo
dallo stagno e, dopo aver visto il re, le chiama tutte.
Quelle, deposto il timore, a gara nuotano verso di esso
e la moltitudine petulante salta sopra il legno.
E dopo averlo inzozzato con ogni sorta di insulto
mandarono a Giove a chiedere un altro re,
poiché era inutile quello che era stato dato.
Allora mandò a quelle un serpente che con dente vorace
iniziò ad ucciderle una per una. Invano cercano di fuggire
la morte incapaci di reagire, la paura blocca la voce.
Di nascosto dunque danno a Mercurio un'ambasceria per
Giove, affinché le soccorra afflitte. Allora il dio a sua volta:
'Poiché non voleste sopportare il vostro bene', disse
'subite il male'. "Anche voi, o cittadini" disse, "sostenete
questo male affinché non ve ne capiti uno maggiore".


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